La partita giocata, risulta essere poco decifrabile dal punto di vista dei singoli allenatori, vale a dire che per ognuna c’è qualcosa da recriminare. Non intendo le solite lamentele, ma effettivamente da parte del Ponte San Nicolò verso la coppia arbitrale, che nei primi due quarti ha lasciato qualche dubbio sul campo con alcuni fichi, mentre in casa Olimpia che, pur beneficiando di un notevole numero di tiri liberi (20/46) e di uhn buon numero di conclusioni a canestro (14/51) ha espresso un’enorme percentuale negativa. Ciò nonostante, la squadra di casa si è dimostrata bene organizzata in tutti i reparti con i rispettivi cambi in grado di mantenere alto il ritmo.
Si comincia subito con l’Olimpia schierata a zona e di conseguenza inizia la saga degli errori da ambo le parti, lo dimostra il primo parziale (16-8), con le due squadre che non segnano nei minuti centrali del periodo.
La seconda frazione sembra essere meno disastrosa, ma con il passare dei minuti e le vicende raccontate sopra la partita non cambia e complice il nervosismo nelle file dei padroni di casa si accumulano falli per i giocatori più importanti, tanto da essere richiamati in panchina precauzionalmente.
Dopo il riposo si riparte con qualche piccolo cambiamento in fase difensiva in casa Olimpia, la partita assume un aspetto un po’ più realistico; infatti si alza il parziale (22-23) e le squadre giocano più in contropiede, anche se gli errori pesano sempre più; di conseguenza il gioco espresso aumenta il numero di falli commessi, e porta le squadre al bonus a 4 minuti dalla fine, spezzando il ritmo più volte.
L’ultima frazione si gioca con le ultime forze di quelli rimasti in campo, e il parziale ritorna ai minimi (11-12), con l’Olimpia che avvicina in una sola situazione i padroni di casa (-5) dopo avere inseguito per tutta la partita con una differenza media di 10 punti, differenza che rimarrà tale fino alla fine della partita.
Il Ponte San Nicolò si è dimostrata una squadra rinforzata rispetto alla passata stagione e bene organizzata nei reparti, mentre l’Olimpia nonostante fosse in difficoltà in qualche occasione nel contenere le scorribande avversarie, non ha saputo mantenere la freddezza nelle conclusioni a canestro che potevano permettere l’aggancio.
Il prossimo incontro vede scendere a Camposampiero la corazzata dell’Arcella che ancora non riesce ad ingranare, ma si sa che ogni partita è fine a se stessa per questa categoria.
di flavio
di tnt