Olimpia Camposampiero: Baldassa M. 11,
Bertolo F. 2,
Busato E. 14,
Caruso N. 9,
Conte G. 2,
Cosma M. 6,
Dalla Costa L. 1,
Mason F. 2,
Sabbadin A. 4,
Tentori A. 12.
All.re:
Lo Verro.
TL: 15/28, T2P: 15/43, T3P: 6/11
P.S.Nicolò: Baraldo A. 13,
Bossan N.,
Bullo N. 4,
Frison M. 7,
Morello M. 4,
Peron E. 8,
Piccolo F. 6,
Salvato V. 9,
Saragosa G.,
Scarparo N. 2.
All.re: Tessarin.
La partita si presentava molto difficile per le squadre, forti del risultato positivo conseguito per entrambe nello scorso fine settimana, e soprattutto per la stessa posizione in classifica (anche se a favore degli avversari in virtù della vittoria all’andata). Pronti via ed è subito l’Olimpia che detta il ritmo tenendo sotto pressione gli avversari con la difesa a zona, anche se pur con qualche difficoltà in fase di contenimento centra un parziale favorevole (16-11) che premia il primo quintetto sceso in campo. Il secondo quarto vede un Olimpia ben disposta in fase difensiva che chiude i tiratori avversari e, con il recupero di alcuni palloni, riesce a fissare il risultato che manda al riposo le due squadre, con un vantaggio di 9 lunghezze (32-23).
Con l’inizio del terzo periodo di gioco inizia la reazione degli avversari; i nostri lunghi cominciano a caricarsi di falli (periodo che segna l’inizio del turn-over), e alcune lacune difensive lasciano spazio alle incursioni avversarie; infatti il vantaggio alla fine del periodo di gioco si assottiglia (+6), con il parziale di tempo che si chiude a favore del PSN (12-15). Sull’onda dell’entusiasmo inizia anche l’ultima frazione di gioco e saranno sicuramente i 10 minuti più caldi dalla serata; infatti avviene l’aggancio da parte degli avversari (44-44) che concretizzano in fase di attacco grazie ad una migliore precisione al tiro, a differenza dell’Olimpia che regala agli avversari preziosi palloni anche in fase di contropiede. In questa fase di gioco le squadre acquisiscono il vantaggio alternativamente, fino 50 a 53 per gli avversari. A questo punto, a mio modesto parere, inizia la svolta della partita perché vede Tentori, che subisce un fallo che viene punito con tre tiri, portare in parità (53 a 53) le due squadre; da questo momento gli avversari non fanno altro che attuare il fallo in attacco, tra l’altro sempre su Tentori che alla fine realizzerà un 9/13 dalla lunetta, perdendo la possibilità di passare in vantaggio in virtù del possesso di palla, anche perché l’Olimpia attua una pressione in difesa che permette il recupero di palloni “pesanti”, tenendo presente che i lunghi (Busato, Conte e Bertolo) si sono già seduti in panchina anzitempo per raggiunto limite di falli. La parte finale della partita vede l’Olimpia aggredire gli avversari per acquisire un vantaggio favorevole nella differenza canestri (non si sa mai!), portandosi al suono della sirena sul 63 a 53. Una vittoria sofferta che ha fatto sudare anche chi si è limitato alla scrittura.
Flavio
di tnt